L’Europa si avvicina verso il congelamento dei 7,5 miliardi per l’Ungheria, Orban minaccia di non sostenere l’Ucraina.
In seguito alle violazioni dello stato di diritti dell’Ungheria di Viktor Orban, la Commissione europea vuole congelare 7,5 miliardi di fondi Ue al Paese. La decisione finale però spetta ai Paesi membri al summit del 19 dicembre. L’Ungheria ribadisce il suo No per la minimum tax che, se attuata, porterebbe circa 2,7 miliardi di euro all’anno all’Italia. Inoltre minaccia di non sostenere più l’Ucraina.
Le parole di Orban
Orban minaccia di non sostenere il pacchetto Ue di assistenza macro-finanziaria all’Ucraina da 18 miliardi per il 2023, scelta che non si rivelerebbe solo un dispetto per l’Europa ma anche a discapito dell’Ucraina stessa. Il leader ungherese spiega a Kossut Radio la sua decisione, affermando che sostenere Kiev tocca ai singoli Paesi membri e non all’Unione europea nella sua interezza.
Viktor Orban vuole inoltre astenersi dalle sanzioni alla Russia su gas e energia nucleare, perché ciò potrebbe avere “conseguenze tragiche sull’Ungheria”. “Nei negoziati sulle sanzioni abbiamo sempre raggiunto i nostri obiettivi nazionali”, ha rimarcato, sottolineando la necessità per Budapest di raggiungere un’esenzione da tale decisione, come quella ottenuta di recente sul petrolio.
Infine Orban ribadisce il suo No all’imposta minima globale per le multinazionali, sostenendo che “questo è un aumento delle tasse che uccide il lavoro”. Se la minimum tax fosse attuata con l’approvazione dell’Ungheria, “cancellerebbe decine di migliaia di posti di lavoro. La questione fiscale non è globale, ma rientra nella giurisdizione nazionale”, ha concluso.